Il bosco è stato per secoli fonte di sostentamento e lavoro per le genti dell'Alta Valle del Velino che da qui ricavavano materie prime, alimenti e merci di scambio. Oggi, anche se molti vivono ancora del lavoro nei boschi, le popolazioni hanno smesso di essere dipendenti da questo, ma il bosco non ha smesso di donare i suoi frutti.
Il bosco, il sottobosco e gli spazi limitrofi offrono un'occasione per entrare in contatto con la natura avvolti in un'atmosfera rilassante e affascinante. Il sottobosco può dare spirito e gioia anche con una semplice e rispettosa passeggiata per i sentieri tracciati da animali e pastori, all'ombra di alti alberi dalle grandi fronde, immersi nel silenzio disturbato solo dal rumore delle foglie mosse dal vento. L'esplosivo verde estivo trasmette forza, i tenui colori dal bianco al viola della primavera ispirano poesia, il giallo e marrone dell'autunno danno pace.
Una natura variegata accoglie nella selva a seconda del tipo di macchia: pineta, faggeto, querceto, cerreto. Le specie che si possono ammirare sono molteplici e tutte bellissime e suggestive.
Se tra le virtù c'è la pazienza, con un silenzioso appostamento si potrebbero avvistare gli animaletti del bosco più simpatici come scoiattoli, lepri ecc..
E poi ci sono i frutti che generosamente il bosco regala a seconda delle stagioni e dei luoghi. Certo, bisogna sapere dove e quando andare e cosa raccogliere, ma un'attenta ricerca potrà concedere grandi raccolte di funghi, ritrovamenti di tartufi, raccolta di castagne, erbe aromatiche e spezie, frutti di bosco, more, lamponi e asparagi. Oppure si potrebbero raccogliere bei fiori di specie che mai troveremmo in negozio.
Unica ma importantissima raccomandazione è il continuo, scrupoloso e amorevole rispetto di questi luoghi meravigliosi che, seppur maestosi, possono essere fragilissimi e indifesi. Mai accendere fuochi o fumare nel bosco, non lasciare rifiuti, non raccogliere qualsiasi cosa senza essere certo che non si tratti di specie protette e rare, non lasciare segni devastanti del proprio passaggio. Ogni escursione deve essere cosciente di quello che può o non può ottenere.
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