Rovere
Natura - Flora |
La rovere (Quercus petraea), è un grande albero deciduo, senz'altro uno tra i più maestosi di tutta la flora italiana, molto tipico in tutto il paesaggio, dove lo si trova in esemplari isolati ai bordi dei campi ed in prossimità delle case di campagna. La rovere è un albero dal portamento maestoso, originario dell'Europa occidentale e centrale, con la chioma fitta, ampia, dalla forma globosa e regolare. Raggiunge un'altezza che va fino ai 40 m. Il fusto è eretto, robusto e slanciato, ramificato solo nella parte superiore; i giovani rami sono pubescenti, ma con il passare del tempo divengono via via più massicci e formano, a differenza della farnia, un angolo acuto col tronco principale, tendendo a crescere verso l'alto. È un albero meno longevo della farnia, ma può arrivare fino ai 400 anni d'età. La corteccia appare liscia e grigia in giovane età (circa 20 anni), poi con l'invecchiare della pianta forma un ritidoma di colore grigio-bruno, fessurato in placche longitudinali poco profonde (meno che nella farnia) e con solchi orizzontali che formano placche di forma irregolarmente rettangolare. Le foglie della rovere sono semplici, ad inserzione alterna, grandi circa 8-12 cm, obovato-allungate, con margine lobato (5-8 lobi per lato) e glabre. L'apice è ottuso ed arrotondato, mentre la base è cuneata. La pagina superiore è di colore verde scuro, lucido, più chiaro quella inferiore. Il picciolo è lungo fino a 2 cm e glabro. I frutti della rovere sono ghiande ovali, lunghe da 1,5 a 3 cm. La cupola ruvida è ricoperta di squame romboidali appressate e tomentose. Le ricopre per circa un terzo della lunghezza. Come la farnia è molto resistente al freddo invernale, per cui riesce a diffondersi anche nelle zone dell'Europa centrale a clima spiccatamente continentale. Grazie al suo apparato radicale profondo è specie molto tollerante alla siccità. |