Roverella
Natura - Flora |
La roverella (Quercus pubescens) è un' albero a chioma espansa e depressa, con branche primarie nodose e robuste. Grandi esemplari ad alto fusto di roverella si trovano con una certa frequenza nei boschi e nei parchi. Raggiunge i 20-25 metri di altezza. La corteccia, di color bruno-grigiastra, è scabra, con l' età solcata profondamente. Il legno è elastico,compatto, pesante di lunghissima durata è usato per costruire imbarcazioni, botti,traversine, si estrae il tannino per la concia delle pelli. E' buon combustibile come legna da ardere e da carbone, il bosco veniva regolato a ceduo per questi utilizzi. La roverella caratterizza i boschi delle colline e della bassa montagna dalle Alpi alla Sicilia, nelle zone settentrionali arriva a lambire la pianura; è pianta frugale, occupa le pendici sassose e assolate e i suoli più superficiali,ha accrescimento limitato. Dove lo sfruttamento a ceduo è intenso si hanno cespuglieti di roverella diradati. Le foglie sono da ellittiche a obovate, lunghe fino a 10 cm e larghe fino a 5 cm, con 5-7 lobi arrotondati terminanti in un apice piccolo ed appuntito, grigio-verde scuro nella pagina superiore, pelose in quella inferiore,con peluria soffice grigia da giovani poi quasi liscia su entrambe le pagine. Il picciolo è pubescente. I frutti della roverella sono a ghianda, lunghi 4 cm, per un terzo racchiusi in una cupola ricoperta con squame non molto rilevate, pelose. La ghianda veniva utilizzata per l'alimentazione dei suini. |