Comune di Micigliano
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da vedere a Micigliano
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Abbazia San Quirico
Chiese - Micigliano - Chiese |
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L'incantevole Abbazia dei Santi Quirico e Giulitta, a Micigliano, si affaccia tra la via Salaria e il fiume Velino. Questo monastero, pare fondato nella prima metà del X secolo dai Benedettini anche se, a causa della perdita del suo archivio le notizie sono limitate e vengono alla luce solo nell'XI e nel XII secolo . Le prime notizie certe attestanti la sua esistenza risalgono al 984. In età Medievale, l'Abbazia dei Santi Quirico e Giulitta possedeva un ruolo di rilevante importanza nell'organizzazione territoriale dell'Alta Valle del Velino e la sua potenza è attestata dalla documentazione storica sui suoi numerosi possedimenti che, oltre ad un gruppo di chiese dipendenti capillarmente diffuse lungo l'Alta Valle del Velino e sulle aree di quota, si estendono anche in altre regioni limitrofe, in particolare nell'Abruzzo Tramano, acquisiti in vari momenti ed epoche. Nel 1074 papa Gregorio VII con lo scopo di espandere la propria influenza e di tutelare e difendere i possedimenti dell'abbazia, affida il monastero all'allora vescovo di Rieti Rainerio, ma durante la battaglia per le investiture, il monastero si alleò con l'imperatore. Alla fine del XVIII secolo, la badia fu definitivamente abbandonata. L'edificio, ad oggi ristrutturato, sfoggia tocchi di architettura romanica. Il suo esterno esibisce ancora l'antico assetto fortificato. Tutto il complesso è attorniato inoltre da una muraglia quadrangolare dove al centro si solleva l'imponente campanile utilizzato allora anche come torre di avvistamento, a testimonianza di questo, infatti, si possono ancora ammirare le feritoie presenti sul suo lato sud-orientale verso la porta di accesso. Il campanile, è la parte più rilevante dell'abbazia, e la sua facciata rivolta a sud-est, doveva essere in particolare più prestigiosa e distintiva rispetto alle altre proprio per la sua direzione verso l'entrata principale. Due facciate del campanile non sono perfettamente evidenti mentre le altre due spiccano per la loro suddivisione in tre parti da due cornici in orizzontale dove la prima e quella al centro erano anticamente aperte da monofore e quella più in alto da una monofora doppia. Nel pilastro che disunisce le due monofore, in alto, si distingue una testa umana.
Particolare importanza rivestono inoltre anche la parete esterna del muro di cinta a Nord-Est, un brano di decorazione architettonica ad archetti pensili movimentata da ritagli in laterizio (come nel campanile della chiesa di S. Maria extra moenia ad Antrodoco), ed una bifora con colonnina poligonale attualmente murata. È importante sottolineare inoltre che, nonostante l'amministrazione comunale del paese di Micigliano abbia operato alla ristrutturazione di questo antico monastero benedettino che ha ricominciato a vedere la luce alla fine del 1993, oggi, purtroppo, alcuni avvenimenti di ordine giudiziario legate a lavori di adeguamento della SS Salaria che la sovrasta, lo vedono ancora protagonista di lotte. Questa volta però le lotte sono in difesa della bellezza e della storia dell'Abbazia dei Santi Quirico e Giulitta, e contro la deturpazione del magnifico paesaggio che la circonda. Chi sono Santi Quirico e Giulitta? Breve storia...I S.S. Quirico e Giulitta, martiri del IV secolo, sono una madre e un figlio di 3 o 4 anni che, durante la persecuzione dell'Imperatore Diocleziano contro le prime comunità cristiane, morirono orgogliosi di professare la loro fede religiosa. La loro terribile storia è stata anche un insegnamento e un esempio per la religione Cristiana tanto da farli divenire oggetto di culto e venerazione sia in Occidente che in Oriente. Dove si trova: Micigliano |