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Salaria: per capire - La Salaria nell'Alta Valle del Velino
Il passaggio della via Salaria nella Valle del Velino con il conseguente traffico di genti, merci ed eserciti, determinò il nascere e il proliferare di centri abitati e mercati nei luoghi dove si trovavano le stazioni di sosta. La Tavola Peutingeriana, riporta sulla Via Salaria i centri di Aquae Cutiliae, Interocrio, Foroecri e Falacrinis. Aquae Cutiliae (Cotilia) era un importante centro termale. I Romani erano amanti delle terme e delle acque curative, per questo era particolarmente conosciuta Cotilia con le sue acque solfuree dai prodigiosi effetti benefici. Qui nacque un numeroso insediamento e nelle vicinanze sorse un vero e proprio centro turistico-termale, le Terme di Vespasiano, così dette poiché erano spesso frequentate dall'imperatore Tito Flavio Vespasiano che, pare, qui sia anche morto. Interocrio (Antrodoco) esisteva già all'epoca dei Sabini ed era un piccolo centro che assunse importanza strategica con i Romani. Qui sorgeva una mansio e, grazie alle sorgenti di acqua solfurea, esisteva un centro termale. Foroecri era un vicus la cui posizione non è stata ben localizzata. Per alcuni corrispondeva con il Forum Decii, a Bacugno. Per altri era invece posizionata leggermente più in basso, nei pressi dell'attuale Fontarello/Steccato. Palacrinis era un vicus romano nei pressi dell'attuale Cittareale. La sua esatta posizione non era mai stata identificata fino ai recenti imponenti ritrovamenti archeologici. Qui nacque il grande imperatore Tito Flavio Vespasiano che dette origine alla dinastia dei Flavi. Questa famiglia mantenne sempre stretti rapporti con i suoi luoghi originari accrescendone l'importanza. Un'altra località famosa nel I secolo d.C. era Forum Decii, dove sorge l'odierna Bacugno. Era un centro adibito al commercio e allo scambio di materie, un importante mercato che copriva tutta la zona. Per alcuni Forum Decii corrisponde alla sopracitata Foroecri, ma per i più si tratta di due centri distinti. Oltre alle località mensionate nella Tavola Peutingeriana, altri sono i centri nati attorno a strutture romane o comunque legati al passaggio della Via Salaria e molti sono i reperti che lo testimoniano. Alcuni suppongono che anche dove sorge l'odierna Posta esistesse una mansioromana per il ristoro dopo il difficile attraversamento delle Gole del Velino e probabilmente annesso ad esso era anche un piccolo vicus.
A Borgovelino si trova un un imponente rudere e si tratta del cosidetto Ninfeo dei Flavi restaurato nel 1978. Dovrebbe trattarsi di una parte di una lussuosa villa dotata di ambienti termali.
Fonti: Viaggio archeologico sulla via Salaria di Niccolò Persichetti
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