Antrodoco-Università, indagini sui rapporti nel 2009
News - Locali |
Dal giornale online ABRUZZO WEB:
«RAPPORTI UNIVAQ-ANTRODOCO: SI INDAGA,
IN ARRIVO NUOVI AVVISI DI GARANZIA?
L’AQUILA - Nuova tegola giudiziaria sull’Università dell’Aquila, proprio in una fase delicata di transizione con il passaggio dal vecchio rettore, Ferdinando Di Orio, al nuovo, Paola Inverardi, che dal 1° ottobre prenderà le redini dell’Ateneo.
La procura della Repubblica di Rieti, infatti, indaga sui rapporti che si sono sviluppati nei mesi successivi al terremoto del 6 aprile 2009 tra l’Università, la sua fondazione e il Comune di Antrodoco (Rieti), in particolare con l’amministrazione che era in carica quattro anni e mezzo fa guidata dall'allora sindaco Maurizio Faina.
Nei mesi successivi al sisma, a dispetto delle dichiarazioni anti-delocalizzazione di Di Orio, che aveva insistito per tenere tutte le sedi all’Aquila, qualcosa invece si è spostato, con l’accordo per trasferire fondazione, editrice Luna (sempre dell’Ateneo) e alcuni corsi di insegnamento proprio nel centro del Reatino, nella struttura di Villa Mentuccia, con la promessa che sarebbero stati attivati entro giugno 2012, in locali pronti.
Da quanto si è appreso l’inchiesta è in corso con le indagini alle battute finali e nelle prossime settimane non si escludono sviluppi: le ipotesi di reato sono quelli di abuso d’ufficio aggravato e truffa.
Al centro dell’attenzione dei pm c’è la procedura di vendita da parte del Comune di Antrodoco al prezzo irrisorio di 15 mila euro, ossia 3,40 euro al metro quadrato, di un’area di 4.400 metri, che altro non era che un campo di calcio locale, con il mutamento della destinazione urbanistica da verde attrezzato a residenziale. Operazione che si ritiene possa aver causato all’ente un danno patrimoniale di rilevante entità.
Da notare che l’avvio del procedimento di vendita è arrivato tre giorni dopo l’incontro del 19 maggio 2009 tra il rettore e il sindaco di Antrodoco e dopo la stipula dell’accordo sul trasferimento della sede della fondazione, della casa editrice d’Ateneo e di master e corsi nella cittadina laziale.
Oggetto di accertamenti è anche il caso della convenzione firmata dall’Ateneo, rappresentato dallo stesso Di Orio e dalla professoressa Maria Grazia Cifone, allora preside della facoltà di Medicina, finalizzata a mettere in piedi un’attività formativa con la struttura termale Terme Antrodoco Srl che, secondo le accuse, presentava anomalie e inoltre non era mai stata autorizzata a gestire una Rsa (residenza sanitaria assistita) oltre a essere una struttura inattiva, in attesa di un finanziamento da 4,8 milioni.
La figura di Di Orio è già coinvolta in numerosi procedimenti giudiziari legati all’attività dell’Ateneo ma non solo.
Pochi giorni dopo aver lasciato la carica di rettore, che ricopre dal 2004, dovrà infatti comparire come imputato in tre procedimenti: Di Orio è imputato a Roma per concussione e all’Aquila per diffamazione aggravata.
Il 3 ottobre per gli affitti gonfiati dei capannoni ex Optimes e nello stesso giorno a Roma per il reato di concussione.
Infatti, sempre all’Aquila il rettore è sotto processo per abuso d’ufficio (assieme ad altri due imputati) nell’ambito dell’inchiesta sui maxi canoni pagati per ricollocare nel nucleo industriale di Pile la facoltà universitaria di Ingegneria che ha avuto la sede danneggiata dalla scossa delle 3.32.»
< Prec. | Succ. > |
---|