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Amatrice pronta a protestare per salvare l'Istituto

News - Locali

La popolazione di Amatrice, insieme con insegnanti, studenti e con il comitato dei genitori, si dice pronta a protestare contro la delibera n. 205 approvata lo scorso 30 ottobre 2012 dalla Giunta Provinciale di Rieti riguardante lo smembramento dell’Istituto Omnicomprensivo.

«Delibera – sostengono i protestanti – che di fatto sancisce lo smembramento dell’Istituto Omnicomprensivo di Amatrice accorpando dal punto di vista amministrativo la Scuola dell’infanzia, la Scuola primaria e la Scuola Secondaria di I grado con l’Istituto Comprensivo di Antrodoco e il Liceo Scientifico con L’Istituto per Geometri Ciancarelli di Rieti. Riteniamo che la scelta effettuata dall’Amministrazione Provinciale sia del tutto illogica, insensata e controproducente in quanto non tiene conto della specificità del nostro territorio ed è lesiva del diritto all’istruzione sancito dalla Costituzione».

«La suddetta delibera – continuano – impoverisce inevitabilmente l’offerta formativa sul territorio creando disagi e disservizi che a lungo termine non farebbero che aggravare le già pessime condizioni del comune dal punto di vista demografico, culturale, economico, turistico e sociale. In particolare ci rammarica costatare come l’attenzione nei confronti del territorio amatriciano sia del tutto inesistente, con l’eccezione di quelle circostanze in cui vige la logica del “Racimolare numeri”, come nel caso specifico. E’ del tutto evidente che la decisione finale è stata assunta senza tener conto delle legittime aspettative ed esigenze dei cittadini, i quali già da tempo, attraverso mobilitazioni, petizioni e diverse forme di protesta hanno più volte tentato di far ascoltare la propria voce».

Ferma contrarietà dunque viene espressa a riguardo, e a fronte di tutto ciò, nasce la richiesta di revocare la delibera n. 205 del 30/10/2012 e mantenere l’autonomia dell’intero Istituto Omnicomprensivo (Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria, Scuola Secondaria di I grado e Liceo Scientifico) «che rappresenta una realtà assolutamente necessaria per la sopravvivenza di tutto il territorio. Nel caso in cui tale richiesta non venisse accolta, la popolazione tutta si dichiara pronta ad abbracciare qualsiasi forma di protesta ritenuta necessaria. Sottolineiamo infine che qualora la Provincia intendesse insistere nella linea finora adottata, tale decisione risulterebbe del tutto inconcludente in quanto gran parte degli attuali e dei futuri studenti del Liceo Scientifico preferirebbero indubbiamente frequentare i vari istituti del comuni di Ascoli Piceno, piuttosto che quelli del Reatino, in quanto le condizioni di trasporto, i tempi di percorrenza e la prossimità geografica risultano notevolmente più agevoli. Confidiamo nella sensibilità dei nostri amministratori provinciali e tanto più in un momento in cui in tutta la nazione è in atto un coro di proteste per la difesa delle specificità dei singoli territori».

 
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