La controversia nata da una istanza inviata alla Direzione Regionale Agricoltura da un ‘tartufaio’ di Cittareale in cui si chiedevano chiarimenti in merito alla legittimità o meno di realizzare aree riservate alla raccolta di tartufi nel Comune di Cittareale si allarga a tutta la Provincia di Rieti e anche a quella di Latina, Frosinone e Viterbo.

Il punto centrale della questione è il divieto di raccolta tartufi posto dal Comune di Cittareale su parte del proprio territorio. La delibera ha scopo prettamente di salvaguardia di un bene naturale prezioso che, per colpa di selvagge corse all’accaparramento senza le dovute accurate precauzioni rischia di desertificare le tartufaie già da tempo impoverite e messe in serio pericolo.

La Direzione Regionale Agricoltura ha risposto all’istanza affermando che la legge riconosce la possibilità di istituire riserve di raccolta soltanto nel caso di tartufaie controllate o coltivate. Quindi, visto che nella nostra provincia tartufaie controllate non ce ne sono, tutto il territorio è libero alla raccolta.
Affermazione dettata da una cattiva interpretazione della legge è la risposta dall'Associazione Tartufai Alta Valle del Velino.

Una controversia destinata a durare ancora a lungo, rischiando di lasciare in un terreno senza chiare leggi un patrimonio delle terre della Provincia di Rieti

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