Il cinghiale
Natura - Fauna |
Il cinghiale è diffuso in Europa, in Asia e nel nord dell'Himalaya. Preferisce le regioni umide e paludose nelle foreste e dei boschi, dove costruisce la sua tana fangosa scavandola nel terreno soltiamente riparata da una fitta macchia. Il cinghiale esce dal riparo per andare a procurarsi il cibo solo alla sera. Si nutre di ghiande, tuberi, insetti e vermi; in autonno mangia rape, legumi, castagne e patate. Il periodo degli amori inizia verso la fine di novembre e dura in genere tutto il mese, i combattimenti tra maschi sono frequenti, in genere sono i vecchi maschi che si riuniscono al gruppo per scacciare i giovani, per poi sedurre le femmine. Dopo circa 100 giorni dall'accoppiamento, la femmina da alla luce il piccolo. Il cinghiale è un animale robusto, gli adulti possono raggiungere i 300 kili di peso, la sua conformazione e silie a quella del maiale domestico. Le zampe sono corte e sottili, la testa è allungata con occhi piccoli e orecchie grandi. I maschi usano i canini, sporgenti su entrambe le mascelle, per la difesa e l'offesa. Il pelo è costituito da setole lunghe e dure in genere di colore nero. Ha alcuni sensi molto svilluppati, in particolare l'olfatto e l'udito, che se ne serve per ricercare il cibo e per avvertire il pericolo. Fortemente cacciato da sempre per la sua carne saporita, il cinghiale è giunto agli inizi del '900 sull'orlo dell'estinzione, ma nel corso dell'ultimo secolo, anche per finalità sportive, è stato reintrodotto in molte regioni, con importazioni di razze più grosse e prolifiche, e protetto da severe norme venatorie. Attualmente esistono vere e proprie riserve dove il numero di capi abbattibili è stabilito annualmente. Il cinghiale è molto diffuso nell'Alta Valle del Velino, dove viene ciclicamente effettuata la ripopolazione controllata anche per consentire la caccia, molto diffusa in zona. |