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Cerro

Natura - Flora

cerroIl cerro (Quercus cerris) è un grande albero deciduo che può raggiungere i 35 m di altezza e diametro del tronco che può superare il metro. È specie meno longeva rispetto alle altre querce come farnia, rovere, roverella e farnetto, ma vi sono esemplari di oltre 200 anni di età. Originario dell'Europa sud-orientale, in Italia è diffuso sporadicamente nella Pianura Padana e nel Friuli, mentre lo si ritrova più frequentemente sulla dorsale appenninica, soprattutto dalla Maremma toscana in giù. Molto diffuso nell'Appennino meridionale, diventa raro in Sicilia e manca del tutto in Sardegna. È specie più eliofila e xerofila rispetto a farnia e rovere, meno rispetto alla roverella: è però possibile ritrovarlo in diverse consociazioni arboree dove anche queste tre querce possono essere presenti.

Il cerro è un albero dal tronco alto e slanciato, eretto e sinuoso, che si ramifica solo nella sua parte superiore con branche robuste, le più basse orizzontali e corte, poi ascendenti e sinuose, che formano una chioma dapprima ovale, poi globosa e mediamente densa. La crescita è abbastanza rapida, per cui il suo legname non è molto pregiato: nonostante ciò troviamo nelle regioni centrali e meridionali vaste cerrete governate ad alto fusto perchè questa specie offre una grande protezione contro l'erosione del terreno.

La corteccia del cerro appare liscia e grigia in giovane età, poi con l'invecchiare della pianta forma un ritidoma di colore grigio-bruno, solcato da scanalature sempre più profonde e verticali interrotte da solchi trasversali, stretti, in modo da formare uno spesso strato suberoso e rugoso, di colore grigio scuro, che a differenza di quanto accade nelle altre querce mostra la zona di crescita di color salmone, molto evidente durante la stagione vegetativa.

cerroLe foglie, che hanno forma assai variabile, sono semplici, ad inserzione alterna, grandi circa 6-10 cm, obovato-allungate, con margine dall'aspetto molto variabile, da leggermente dentato fino a profondamente lobato, quasi a toccare la nervatura centrale (4-7 lobi per lato). La base è arrotondata, mentre l'apice è troncato o, a volte, cuoriforme. Le foglie, dapprima pubescenti e biancastre, in seguito diventano coriacee e scabre superiormente, mentre la pubescenza persiste nella pagina inferiore, rendendola più chiara. Il picciolo è corto, da 0,5 a 1,5 cm.

Le infiorescenze maschili sono amenti penduli, lunghi 5-6 cm, riuniti in mazzetti ascellari, con pochi fiori aventi ciascuno quattro stami. I fiori femminili hanno 4 stili e possono essere solitari e sessili oppure riuniti in spighe tomentose e cilindriche con 1-5 fiori.

I frutti del cerro sono piccole ghiande ovali, lunghe 2,5 cm, portate da un breve peduncolo, troncate e mucronate all'apice, di colore bruno rossastro, glabre e striate longitudinalmente, leggermente tomentose all'apice.
La cupola è emisferica, molto caratteristica, formata da squame libere e lunghe anche 1 cm, brune e fibrose, incurvate e mai appressate. Le ghiande contengono molto tannino e perciò sono di gusto amaro e poco appetite dagli animali.

Il cerro è sensibile alle gelate tardive ed ai freddi prolungati, ama il clima temperato-umido e può essere utilizzato come essenza ornamentale (anche se la crescita in giardino è lenta).

 

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