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Ogni incantevole distesa, ogni sentiero sterrato, muretto, ma anche il più incolto e nascosto dei luoghi dell'Alta Valle del Velino, può nascondere le meravigliose e preziose ricchezze della natura.
Tra le svariate risorse del nostro territorio, e le numerose attività che mette a disposizione, si trovano tra i primi posti sicuramente gli asparagi selvatici e la loro raccolta.
L'asparago selvatico (Asparagus acutifolius), è una delle numerose testimonianze di prosperità che regna negli spazi aperti e puliti dell'Alta Valle del Velino.
Si tratta di una pianta erbacea perenne sempreverde appartenente alla famiglia delle Liliaceae come l'aglio e la cipolla. È propria del bacino Mediterraneo e in Italia è ovunque diffusa escluso al Nord con qualche rara eccezione.
È composto da un fusto sotterraneo denominato rizoma dal quale in primavera si sviluppano i germogli detti turioni di colore che varia dal verde chiaro al verde scuro/violaceo e sono quelli che si usano in cucina. I rami sono formati da uno stelo adorno di aculei e pungenti foglie dette cladodi di 4-10 millimetri. Fiorisce da Luglio a Settembre e i suoi fiori sono binco/giallastri. Il frutto è costituito da una bacca nera molto piccola.
Chiamato anche comunemente "asparago spinoso" o "asparago pungente" per le caratteristiche foglie aghiformi, l'asparago selvatico cresce primariamente nei luoghi incolti, tra cespugli, e boschi di querce fino a 1300 metri di altitudine. Ama un terreno sabbioso, fresco, non troppo umido nè calcareo, molto ricco di calcio ma privo di ghiaia e sassi che impedirebbero la crescita dei turioni.
Il periodo di raccolta va da fine Marzo a Giugno e si svolge con un particolare coltello a sgorbia con il quale è più facile tagliare il turione. Nell'Alta Valle del Velino si trovano soprattutto dal comune di Antrodoco in giù.
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In cucina, l'asparago rappresenta un alimento molto importante per la salute di cuore e muscoli, è utilizzato per la cura di patologie reumatiche e inoltre per il suo elevato contenuto di asparagina (un aminoacido), potassio e azoto ha un effetto diuretico. È ipocalorico e ricco di vitamine e sali minerali indispensabili per la salute del cuore e per il corretto funzionamento del sistema nervoso.
Gli asparagi sono, insieme ai funghi e ai tartufi, tra i protagonisti più richiesti e graditi della famosa cucina dell'Alta Valle del Velino in quanto noti fin dai tempi più antichi per il loro gusto delicato e saporito anche se più forte di quello coltivato. Infatti era un alimento molto gradito ai Romani. Sono ottimi nei risotti, per frittate e minestre.
Dunque, se si amano lunghe passeggiate all'aria pura, se si vuole godere del tepore del sole che riscalda carezzevolmente membra e anima raccogliendo di tanto in tanto qualche asparago, l'Alta Valle del Velino possiede tutte le carte in regola. |