Salaria: per capire - La Salaria nell'Alta Valle del Velino
Il passaggio della via Salaria nella Valle del Velino con il conseguente traffico di genti, merci ed eserciti, determinò il nascere e il proliferare di centri abitati e mercati nei luoghi dove si trovavano le stazioni di sosta. La Tavola Peutingeriana, riporta sulla Via Salaria i centri di Aquae Cutiliae, Interocrio, Foroecri e Falacrinis.
Interocrio (Antrodoco) esisteva già all'epoca dei Sabini ed era un piccolo centro che assunse importanza strategica con i Romani. Qui sorgeva una mansio e, grazie alle sorgenti di acqua solfurea, esisteva un centro termale. Foroecri era un vicus la cui posizione non è stata ben localizzata. Per alcuni corrispondeva con il Forum Decii, a Bacugno. Per altri era invece posizionata leggermente più in basso, nei pressi dell'attuale Fontarello/Steccato.
Un'altra località famosa nel I secolo d.C. era Forum Decii, dove sorge l'odierna Bacugno. Era un centro adibito al commercio e allo scambio di materie, un importante mercato che copriva tutta la zona. Per alcuni Forum Decii corrisponde alla sopracitata Foroecri, ma per i più si tratta di due centri distinti. Oltre alle località mensionate nella Tavola Peutingeriana, altri sono i centri nati attorno a strutture romane o comunque legati al passaggio della Via Salaria e molti sono i reperti che lo testimoniano. Alcuni suppongono che anche dove sorge l'odierna Posta esistesse una mansioromana per il ristoro dopo il difficile attraversamento delle Gole del Velino e probabilmente annesso ad esso era anche un piccolo vicus.
A Borgovelino si trova un un imponente rudere e si tratta del cosidetto Ninfeo dei Flavi restaurato nel 1978. Dovrebbe trattarsi di una parte di una lussuosa villa dotata di ambienti termali.
Fonti: Viaggio archeologico sulla via Salaria di Niccolò Persichetti
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